Prodotti tipici locali: Vini, distillati e dolci

“ENOETNA- LA PIAZZA DELLE ECCELLENZE DELLA SICILIA E DELL’ETNA” Santa Venerina: isola del gusto La pregevole produzione dolciaria, i superbi distillati ed i raffinati liquori, i vini di grande pregio, la prelibata cucina fanno di Santa venerina una vera e propria isola del gusto,che ci porta indietro nel tempo per riscoprire profumi, traduzioni e cultura.

Data:
27 Maggio 2019

Prodotti tipici locali: Vini, distillati e dolci

“ENOETNA- LA PIAZZA DELLE ECCELLENZE DELLA SICILIA E DELL’ETNA”

Santa Venerina: isola del gusto

La pregevole produzione dolciaria, i superbi distillati ed i raffinati liquori, i vini di grande pregio, la prelibata cucina fanno di Santa venerina una vera e propria isola del gusto,che ci porta indietro nel tempo per riscoprire profumi, traduzioni e cultura.

Peculiarità dolciaria santavenerinese è la tortina, gustoso e soffice panettoncino preparato con burro, latte, uova, farina e canditi la cui ricetta è stata ideata (nel 1949), dal maestro pasticciere Giuseppe Russo, detto Pippu di Don Luciu, con la denominazione originale : Tortina Paradiso.

Oggi si può gustare la classica “paradiso” anche nella varietà al miele, pistacchio o al cioccolato. Appartengono alla tradizione locale i fragranti e squisiti biscotti alle mandorle, le paste al pistacchio, limone, arancia, i quaresimali, le nzudde, i mustazzoli e la colorata frutta martorana. E come non ricordare la granita in svariatissimi gusti con l’immancabile brioche o col panino la cui degustazione è un rito tutto locale.

Sul finire del XIX secolo assunse particolare notorietà la presenza delle distillerie. La figura di maggior spicco è quella del Cavaliere del Lavoro Pietro Giuffrida, Presidente dell’associazione Distillatori Italiani.

Esaltazione del palato sono i distillati e i liquori di antica tradizione. La grappa ed i brandy ottenuti con sapienti e tecnologicamente avanzate tecniche di distillazione di selezionati vinacce e vini locali, i vari liquori agli agrumi edalla frutta delicati al gusto e dai profumi inebrianti tra i quali si distinguono i limoncelli ottenuti dall’infusione in alcol di alta qualità di scorze di limoni accuratamente scelti provenienti da colture biologiche, i rosoli di cannella, di alloro, di fico d’india, di pistacchio, di rosa preparati artigianalmente secondo antiche ricette, i liquori pieni,fortissimi vigorosi chiamati “fuochi” con chiara allussione al fuoco ed alla forza del vulcano Etna e l’assortimento prosegue con l’anice, gli amaretti e tanti altriprodotti tutti di raffinatissima fattura.

Oggi le distillerie rimaste costituiscono un punto fermo dell’economia locale ed in alcuni casi assumono un ruolo di patrimonio di archeologia industriale.

 

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Etna-Santa Venerina: un territorio dal fascino arcaico e moderno

Il territorio del Comune di Santa Venerina rientra pienamente nella produzione di vino DOC dell’Etna.

La DOC Etna è stata la prima DOC siciliana ad essere riconosciuta ed una delle più antiche d’Italia (agosto 1968). Molti definiscono la zona etnea “un isola nell’isola” per le sue peculiarità climatiche, diverse da tutto il resto della regione siciliana, la variabilità climatica e dei suoli, che disegnano innumerevoli ambienti diversi per caratteristiche e condizioni, sempre comunque favorevoli alle produzioni vitivinicole.

La zona vinicola dell’Etna si sviluppa attorno al lato orientale del vulcano, dal comune di Randazzo a nord fino a Santa Maria di Licodia a sud. I terreni della zona partono dal livello del mare per arrivare a più 1200 metri. I vigneti dell’Etna sono oggi tra i più alti d’Italia e anche del mondo, accanto solo a quelli dell’Alto Adige.

La storia del vino dell’Etna risale alla colonizzazione greca della Sicilia Orientale (729 a.C.), anche se vi sono testimonianze di comunità  agricole riferentesi al Neolitico. Alla fine dell’800 la provincia di Catania era la più abitata della Sicilia: nei decenni successivi vi sono state drastiche riduzioni di anno in anno a causa della fillosera, delle frequenti eruzioni e delle grandi difficoltà di una viticoltura che rientra tra quelle chiamate “eroiche”. Attualmente la produzione vinicola è caratterizzata da un trend di successo, con impianto di nuovi vigneti, nascita di nuove aziende, aumento della professionalità degli operatori e conseguenti riconoscimenti nazionali ed internazionali.

La storia recente di Santa Venerina è strettamente legata alla coltura della vite. Negli anni Trenta venne realizzata un’importante struttura: la “Casa del Vendemmiatore ” dove trovavano accoglienza i lavoratori stgionali durante il periodo della vendemmia.

Il vino prodotto conserva ottime qualità organolettiche ovunque apprezzate, sia che provengono dalla zona DOC di contrada San Michele, sia che arrivi da piccole produzioni pressochè familiari ed oggi viene esportato in tutto il mondo. I produttori vitivinicoli grandi e piccoli del territorio di Santa Venerina sono circa 4560 su una superficie coltivata di circa duecento ettari. i vitigni sono i classici Nerello Mascalese dell’Etna,Nerello Cappuccino o Nerello Mantellato ed  ancora Alicante, Calabrese o Nero d’Avola per quanto riguarda le uve nere, e da Caricante, Insolia, Cataratto, Minella per quanto riguarda le uve bianche.

Un territorio Piccolo ma capace di produrre grandi eccellenze.

Ad esaltare la produzione vinicola del territorio, ogni anno, negli ultimi weekend di settembre, il Comune organizza

“EnoEtna- La Piazza delle Eccellenze della Sicilia e dell’Etna”   

Un momento unico per vivere un’emozione dei sensi tra sapori, piaceri e tradizioni.

Una manifestazione rivolta all’effettiva promozione dei vini dell’Etna e siciliani, dei prodotti agroalimentari e dell’artigianato tipico di qualità. Tra gli ppuntamenti in programma: visite guidate alle cantine e distillerie, conferenze tematiche, mostre, spettacoli, Palio delle botti e Palio delle contrade, la VIa dell’Arte.

Ultimo aggiornamento

21 Aprile 2022, 17:54

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